GE: I NUMERI DELLA MUSICA: IL RAPPORTO TRA MUSICA, MATEMATICA E FISICA DA PITAGORA AI TEMPI MODERNI
SEZIONE DI GENOVA
I problemi fisico-matematici pertinenti alla musica non riguardano solo la descrizione dei fenomeni ondulatori sonori, ma anche i sottili meccanismi fisiologici della percezione, le necessità della pratica musicale ed i criteri di realizzazione degli stumenti. Abbiamo scelto un argomento che ha affascinato gli uomini di scienza fin dall’antichità: perché alcuni suoni uditi insieme o in sequenza risultano consonanti e altri dissonanti? Le prime scoperte in questo campo risalgono a circa 25 secoli fa quando fu osservata una relazione tra intervalli musicali e rapporti tra numeri interi. Solo nel XVII secolo apparvero i primi tentativi di spiegazione fisica che portarono, nel XIX secolo, alla teoria della consonanza di H.Helmholtz. A ciò è collegato un problema di estremo interesse per la teoria musicale e per i criteri d’accordatura degli strumenti: il “temperamento”. Le scale musicali sono costruite fissando l’intervallo di ottava come irrinunciabile e cercando di rendere massimo il numero di intervalli consonanti, in particolare quelli di quinta e di terza. Tuttavia vedremo come non sia possibile ottenere scale musicali, utilizzabili in pratica, che contengano, nell’ambito dell’ottava, intervalli di terza e di quinta perfetti. Di conseguenza occorre alterare leggermente (temperare) le note in modo che il risultato non sia sgradevole per l’orecchio. Attualmente è utilizzato il temperamento equabile a 12 note ma in passato sono state utilizzate altre forme di temperamento, con l’ottava divisa in parti non eguali, e anche con più di 12 note per ottava. Ci possiamo chiedere, in generale, in quante parti eguali si debba dividere l'ottava se si vogliono soddisfare criteri prestabiliti di preferenza per certi intervalli musicali a discapito di altri e costruire delle mappe di consonanza per una divisione in un numero arbitrario (ma non eccessivo) di gradi. Da questa analisi emerge che la divisione in 31 è quella che soddisfa i criteri più ampi. È quella che fu studiata nel '600 dal teorico musicale L.Rossi e dal fisico C.Huygens.

DATA: 16-03-2010

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