GE: IL MAGNETIC IRON DETECTOR, UNO STRUMENTO PER MISURARE L'ECCESSO DI FERRO NEL FEGATO
SEZIONE DI GENOVA
La valutazione dell’accumulo di ferro nel fegato è essenziale per il trattamento di malattie caratterizzate da depositi di ferro nel corpo come la talassemia, l’emocromatosi, le mielodisplasie ed altre forme di anemia. Il suscettometro Magnetic Iron Detector (MID) misura il sovraccarico di ferro nel fegato dell’uomo. Un campo magnetico è applicato al corpo e viene misurata la piccola variazione di campo magnetico generata dalla magnetizzazione dei tessuti. Il sovraccarico di ferro è ottenuto dalla differenza fra il segnale magnetico del paziente e il suo segnale basale. Questo è il segnale che si misurerebbe per quel paziente se avesse un carico di ferro normale. Il segnale basale si calcola a partire dalle caratteristiche antropometriche del paziente attraverso un modello messo a punto utilizzando le misure di volontari sani (privi di sovraccarico di ferro). L’entità di questa variazione cambia con l’eccesso di ferro. Dal 2005 il MID è utilizzato presso il Centro della Microcitemia e delle Anemie Congenite dell’Ospedale Galliera di Genova. Ad oggi sono stati misurati circa 150 volontari sani e 800 pazienti, evitando centinaia di biopsie epatiche. Dopo una breve descrizione dello strumento si illustrano i risultati ottenuti.

DATA: 15-06-2010

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