LNL: "L'ARIA ESISTE VERAMENTE?"
LABORATORI NAZIONALI DI LEGNARO
Premessa Tra gli elementi naturali l’aria è per la sua natura inafferrabile, trasparente e incolore, sfuggendo alla coscienza del bambino, che invece ha sempre bisogno di un contatto con il concreto e tangibile. L’obbiettivo di questo progetto è guidare i bambini alla scoperta di questo primario elemento della Natura e alle sue proprietà. Utilizzando giochi ed esperimenti adatti alla loro età si intende promuovere un atteggiamento di curiosità in riferimento all’esplorazione, utilizzando un approccio fenomenologico scientifico. Le attività proposte saranno finalizzate alla scoperta delle caratteristiche dell’aria attraverso: − il Brain Storming; − la sperimentazione con l’osservazione e la manipolazione (quando possibile); − la raccolta delle osservazioni dei bambini, la rielaborazione delle osservazioni e la spiegazione finale. Articolazione del percorso Il percorso inizierà con una breve introduzione sull’aria, su come la percepiamo con i nostri sensi, anche semplicemente soffiando sulla nostra mano o sui capelli del compagno vicino. Dopo aver distribuito a tutti i bambini una bottiglietta in plastica vuota, verrà a loro chiesto di prendere un po’ d’aria e di versarla in un grande contenitore di vetro: questo gioco sarà il pretesto per spiegare ai bambini che l’aria è presente in ogni dove, anche nel nostro corpo, nei nostri polmoni. A quel punto i bambini verranno invitati a schiacciare la bottiglia prima senza tappo e poi applicando un palloncino di gomma al collo della stessa: ciò servirà a dimostrare che, premendo con forza le pareti della bottiglia con le mani, l’aria si sposterà dalla bottiglietta dentro al palloncino, gonfiandolo. Il contenitore di vetro del gioco precedente verrà allora riempito da tantissime palline da ping-pong, corrispondenti alla composizione dell’aria: bianche per l’azoto, arancioni per l’ossigeno, una pallina rossa per l’argon. Si potrà eventualmente inserire nel contenitore (in modo un po’ improprio) anche qualche pallina nera, per parlare dell’inquinamento. Dopo aver parlato dell’importanza dell’ossigeno nella respirazione di tutti gli animali procederemo ad un piccolo esperimento per dimostrare quanto O2 sia necessario per anche per fare avvenire la combustione: si posizionerà una candela accesa sotto un barattolo che nel giro di qualche minuto, si spegnerà. Questo ci aiuterà a far capire che la fiamma in poco tempo consuma l'ossigeno e che senza di esso la combustione non può avvenire. L’esperimento verrà ripetuto aggiungendo nel piatto, usato come portacandela, dell’acqua colorata, mostrando che, quando la candela si spegnerà, del liquido entrerà nel barattolo. In questo modo i bambini potranno immaginare quanto ossigeno, grossomodo, è presente nell’aria e contribuisce alla combustione. Successivamente mostreremo ai bambini che l’aria occupa uno spazio attraverso due diverse maniere costruttive della famosa “Fontana di Erone”: - la prima realizzazione, che verrà distribuita ai bambini divisi in gruppi, fatta con due sole bottiglie di plastica “montate a clessidra”, di cui una metà piena d’acqua: facendo capovolgere ai bambini la “clessidra” l’acqua scende attraverso una cannuccia e l’aria, spinta verso l’alto, uscirà dall’estremità superiore formando la fontanella; - La seconda realizzazione, utilizzerà tre contenitori, e si azionerà versando lentamente dell'acqua colorata nel recipiente superiore. Il liquido, attraverso un tubicino, scenderà all’interno di un altro contenitore, posto più in basso, dove l’aria verrà spinta via in un terzo contenitore. Qui l’aria, aumentando di pressione, premerà sul liquido costringendolo a fuoriuscire, producendo uno zampillo esattamente sopra il recipiente iniziale. In questo caso, visto l’ingombro e la delicatezza del dispositivo, i bambini dovranno limitarsi a vedere scendere i liquidi. Nell’ultima parte del percorso, per ribadire la materialità dell’aria, dimostreremo il concetto utilizzando il suo contrario: il vuoto. L’apparato utilizzato per gli esperimenti sarà costituito da una pompa a membrana da vuoto, che dovrà essere alimentata da una presa elettrica, ed un essiccatore di vetro in cui verrà prodotto il vuoto. All’interno del contenitore di vetro verranno posti quattro oggetti: - un bicchiere d’acqua, che in vuoto comincerà a bollire; - un palloncino, che in vuoto comincerà a dilatarsi; - un campanello elettrico, che in vuoto smetterà di far sentire il proprio suono; - un ventilatore, che in vuoto non potrà mettere in agitazione dei pezzettini di carta. Conclusioni Il percorso sopra suggerito si presta a varianti. L’insegnante potrà scegliere di eliminare degli esperimenti e/o soffermarsi più a lungo su alcuni, se riterrà necessario chiarire i concetti presentati. Ciò dipenderà anche dal tempo che deciderete di dedicare all’esperienza stessa. Per l’esecuzione delle esperienze mi farò assistere da mia moglie ed eventualmente, se l’insegnate valuterà necessario, anche da una terza persona.

DATA: 20-03-2018

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