 |
Ricercatori al lavoro su uno dei rivelatori dell'osservatorio Pierre Auger |
|
|
L’osservatorio Pierre Auger per lo studio dei raggi cosmici è stato completato: con i suoi 3000 km2 di superficie è il più esteso esperimento di fisica delle astroparticelle. La sua estensione è pari a quella della Svizzera di lingua italiana, il Canton Ticino
Si inaugura oggi a Malargue, nel cuore della Pampa Argentina, l?Osservatorio Pierre Auger, il pi? esteso esperimento per lo studio dei raggi cosmici mai costruito. Auger ? stato realizzato con il contributo dell?Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il fisico italiano Giorgio Matthiae (INFN e Universit? degli Studi di Roma Tor Vergata) ? coordinatore internazionale del progetto.
L?Osservatorio, entrato in funzione circa un anno fa, ? stato ora completato arrivando a coprire con i suoi 1600 rivelatori di superficie e 24 telescopi di fluorescenza, un?area di ben 3000 chilometri quadrati a ridosso della cordigliera delle Ande a 1400 metri di altezza. Questo grande occhio d? la caccia ai raggi cosmici di energia elevatissima, una pioggia di particelle cariche che costantemente attraversano lo spazio per giungere sulla Terra. La loro scoperta valse il Premio Nobel per la fisica a Victor Hess nel 1936. Nonostante si conoscano quindi da circa un secolo, sono ancora molti i misteri sull?origine e sul comportamento dei raggi cosmici. Proprio per questo ? stato costruito Auger. L?Osservatorio funziona ora a pieno regime mentre le sue prime scoperte sono state pubblicate sulle principali riviste scientifiche internazionali, da Science a Physical Review Letters, a Astroparticle Physics.
Auger, a cui l?Argentina ha dedicato persino un francobollo, ? stato progettato, costruito e messo in funzione da una collaborazione internazionale comprendente 17 Paesi. Per l?Italia partecipano all?esperimento gruppi delle Universit? e Sezioni dell?Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Catania, L?Aquila, Lecce, Milano, Napoli, Roma Tor Vergata e Torino, i Laboratori INFN del Gran Sasso e le Strutture INAF di Palermo e di Torino. Il contributo italiano alla costruzione e gestione dell?Osservatorio ? stato finanziato dall?INFN con parziale supporto da parte del Ministero dell?Universit? e della Ricerca.
PER SAPERNE DI PI?
L?Osservatorio Auger (cos? chiamato dal nome del fisico francese Pierre Auger, scopritore degli sciami di raggi cosmici) ? un sistema ibrido che comprende rivelatori di superficie e telescopi di fluorescenza. I rivelatori di superficie, che coprono un?area di 3000 km2, sono distanziati tra loro di 1,5 km e sono in grado di osservare gli sciami dei raggi cosmici quando colpiscono la superficie terrestre. I telescopi di fluorescenza osservano la debole luce di fluorescenza prodotta dagli sciami mentre si sviluppano nell?atmosfera. Con queste tecniche si pu? ricavare l?energia e la direzione di provenienza dei raggi cosmici cercando quindi di individuare le sorgenti.
|