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Applicazioni Tecnologiche |
INFN |
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Titolo |
Autore |
Pixe-alfa su 'La Madonna del Roseto' |
Nessun Autore |
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Descrizione |
La composizione chimica dell’invetriatura (dei rivestimenti policromi lucida esterna della terracotta) de 'La Madonna del Roseto' di Luca Della Robbia (Firenze 1400 ca. - 1482) conservata presso il Museo Nazionale del Bargello di Firenze è stata determinata, applicando le tecniche Pixe-alfa (Particle Induced X-ray Emission con sorgente alfa) e Xrf (X-ray fluorescence), dai ricercatori dell'Infn dei Laboratori Nazionali del Sud, della sezione di Catania dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Cnr e delle sezioni di Firenze e di Genova dell’Infn.
La tecnica Pixe-alfa utilizza uno strumento portatile brevettato dall'Infn con il Cea, l’ente francese per l’energia nucleare. Si tratta sostanzialmente di un rivelatore di raggi X accoppiato a una sorgente radioattiva che emette particelle alfa. Accostando l’apparato al materiale da analizzare, le particelle alfa provocano l'emissione di radiazioni X da parte degli strati superficiali dell'oggetto colpito, permettendone un’analisi di composizione. La tecnica Xrf è invece più penetrante: i raggi X la radiazione elettromagnetica emessa dallo spettrometro Xrf consente di determinare la composizione del materiale della lega più in profondità della di quanto ottenuto con la tecnica Pixe-alfa.
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