Descrizione |
Analisi dei pigmenti di un'urna cineraria proveniente da Centuripe (Sicilia). L'analisi è stata effettuata mediante l'uso della tecnica Pixe-alfa (vedi didascalia 1).
Le analisi effettuatte dai ricercatori dei Laboratori Nazionali del Sud in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Catania, hanno permesso di identificare, nella parte superiore dell'urna, evidenti segni di interventi posteriori di restauro, mentre i dati sulla parte inferiore, in corrispondenza di ceramica integra, sono risultati compatibili con l'uso di pigmenti dell'antichità. Si tratta della prima indagine sistematica della controversa natura di una ceramica dipinta centuripina. La tecnica Pixe-alfa utilizza uno strumento portatile brevettato dall'Infn con il Cea, l’ente francese per l’energia nucleare. Si tratta sostanzialmente di un rivelatore di raggi X accoppiato a una sorgente radioattiva che emette particelle alfa. Accostando l’apparato al materiale da analizzare, le particelle alfa provocano l'emissione di radiazioni X da parte degli strati superficiali dell'oggetto colpito, permettendone un’analisi di composizione.
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