Descrizione |
Il manoscritto, miniato da
Francesco di Antonio del Chierico nel terzo quarto del XV secolo, è una
raccolta di opere varie di Cipriano. E' stato analizzato presso il
laboratorio di Firenze nell'ambito di una vasta indagine volta a
individuare quali materiali fossero stati usati per la miniatura,
nell'Italia centrale, dal XII al XV secolo.
Nel Pluteo 16,22 è stato rilevato l'uso del prezioso blu oltremarino (da
lapislazzuli) nel magnifico frontespizio, sicuramente di mano del maestro;
mentre per alcune delle lettere decorate all'interno, ritenute dagli
storici dell'arte di mano di allievi, il pigmento usato è risultato la
molto più economica azzurrite. Questo fatto può suggerire una sorta di
'gerarchia' nell'uso dei pigmenti più o meno preziosi a seconda
dell'importanza dell'artista.
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