LA EUROPEAN PHYSICAL SOCIETY PREMIA CDF E DZERO PER LA SCOPERTA DEL QUARK TOP

cdf collaborazioneLa European Physical Society ha assegnato alle collaborazioni scientifiche CDF e DZero del Fermi National Acceleratory Laboratory (Fermilab) il Premio per la Fisica delle Alte energie e delle particelle 2019 “per la scoperta del quark top e la misurazione dettagliata delle sue proprietà”. La scoperta del quark top, ottenuta grazie ai dati raccolti con l’acceleratore di particelle Tevatron del Fermilab, fu annunciata congiuntamente dalle due collaborazioni nel 1995. Successivamente CDF e DZero, a cui partecipano centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo, hanno misurato la massa e le proprietà del quark top, l’ultimo quark non scoperto dei sei previsti dalla teoria, con elevata precisione studiandone in dettaglio le proprietà .

“Questo importante riconoscimento dell’EPS è motivo di orgoglio e di soddisfazione per tutti gli scienziati che hanno partecipato alla scoperta” sottolinea Giorgio Chiarelli co-spokesperson della collaborazione CDF. “In particolare, per i gruppi dell’INFN che hanno partecipato a CDF, si aggiunge la soddisfazione di aver ideato e costruito, in maniera pionieristica, uno strumento che è stato fondamentale per questa scoperta: il rivelatore di vertice” conclude Chiarelli.

Il Premio della European Physical Society per la Fisica delle Alte energie e delle particelle viene assegnato ogni due anni a una o più persone o a collaborazioni che si sono distinte per aver portato un contributo eccezionale alla fisica delle alte energie e delle particelle in un’area sperimentale, teorica o tecnologica.

Approfondimento- Il Quark top, l’ultimo e il più pesante

Il 2 marzo 1995, al Fermilab, è stata annunciata la scoperta del quark top, l’ultimo dei sei quark. La ricerca era iniziata nel 1977, quando era stato trovato il quinto quark, il bottom, sempre a Fermilab. Ci è voluto molto tempo, perché il quark top era molto più massivo di quanto si prevedesse originariamente, e perciò occorreva un acceleratore molto più potente per riuscire a crearlo. Anche se il quark top decade troppo velocemente per poter essere osservato, si lascia dietro delle particelle che permettono di identificare la sua esistenza — una specie di firma. Dato che un quark top appare solo una volta su vari miliardi di collisioni, è stato necessario realizzare milioni di miliardi di collisioni. Questa particella pesa oltre 180 volte la massa del protone cioè circa quanto un atomo d’oro: I fisici ancora non sanno spiegare perché il top abbia una massa così grande.

Per saperne di più sui Quark leggi l’approfondimento su ScienzaPerTutti, il sito di divulgazione della fisica dell’INFN

http://scienzapertutti.infn.it/10-i-quark

Potrebbero interessarti anche
Ricercatori e ricercatrici che collaborano allo sviluppo di tecnologie quantistiche presso l'SQMS Quantum Garage, una delle strutture di ricerca quantistica sviluppate dal Centro. ©Ryan Postel, Fermilab

Quantum computing: si rinnova la collaborazione tra INFN e il laboratorio statunitense SQMS

Stand di INFN Kids al Lucca Comics&Games 2025

Scienza, giochi e fumetti: l’INFN al Lucca Comics&Games

Copertine dei libri della cinquina finalista dell'XI edizione del Premio Asimov

Al via l’XI edizione del Premio ASIMOV: annunciati i libri finalisti 

Chiara Maccani, dottorante al CERN e all'Università di Padova, al lavoro sul rivelatore TWOCRYST nel tunnel dell'LHC (foto: Sune Jakobsen)

Ricerca di nuova fisica: dai cristalli curvi un possibile nuovo approccio

Ricostruzione grafica di un particolare della futura infrastruttura sotterranea di Einstein Telescope

Einstein Telescope: la Lusazia entra ufficialmente nella competizione

Il modello ingegneristico dell'electrode housing sviluppato per la missione spaziale dell'ESA LISA con Riccardo Freddi e Andrea Moroni (OHB Italia) e Carlo Zanoni (INFN-TIFPA), da sinistra a destra.

Rivelare le onde gravitazionali dallo spazio: primi passi per la missione LISA