Da sempre la ricerca in fisica fondamentale dell’INFN è legata all’esplorazione spaziale. Basti pensare che le prime particelle elementari furono scoperte grazie ai raggi cosmici e che oggi l’INFN è protagonista di numerose missioni satellitari, ideate per risolvere i grandi enigmi dell’Universo: dalla missione dell’Agenzia Spaziale Europea Euclid, che cerca di scoprire la natura del lato oscuro del nostro universo, a AMS, l’Alpha Magnetic Spectrometer, che da oltre dieci anni è sulla Stazione Spaziale Internazionale per studiare l’antimateria. Inoltre, l’INFN è coinvolto in progetti di ricerca tecnologica per lo sviluppo di tecnologie spaziali derivate dalla ricerca in fisica fondamentale.
Nel corso degli anni i ricercatori e i tecnici dell’INFN hanno costruito sensori e dispositivi idonei per lo spazio, tecnologie leggere e a basso consumo che sono in grado di sopravvivere in ambienti estremi, sopportando intense vibrazioni e accelerazioni, variazioni di temperatura e radiazioni molto intense. Inoltre, per sviluppare e testare nuove tecnologie per lo spazio, oltre al suo know-how, l’INFN ha anche a disposizione una rete di acceleratori per testare la resistenza alle radiazioni cosmiche di componentistica e dispositivi dell’industria aerospaziale. Ancora, strumentazione ottica, meccanica e camere climatiche sono a disposizione, ad esempio, per la qualifica spaziale di specchi retro-riflettori per il tracciamento laser di satelliti da stazioni di Terra.