ACCELERATORI E RIVELATORI

Gli acceleratori e i rivelatori rivestono un ruolo fondamentale nella ricerca in fisica delle particelle e per numerose applicazioni, dalla medicina fino all’industria. I primi sono macchine che producono e accelerano particelle per farle collidere tra loro (o contro un bersaglio fisso) con l’obiettivo di studiare le collisioni per estrarre informazioni sulla struttura più intima della materia. I secondi sono essenziali per registrare queste informazioni (per esempio identificare particelle prodotte nelle collisioni, tracciarne le traiettorie o misurare parametri fisici) e ricavarne indicazioni fisicamente rilevanti.
Lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia per acceleratori e rivelatori, realizzate e perfezionate nel tempo con il fondamentale contributo dell’Italia e dell’INFN, ha permesso negli ultimi decenni il raggiungimento di risultati straordinari nella fisica fondamentale (in particolare la scoperta del bosone di Higgs, nel 2012, all’acceleratore di particelle LHC del CERN di Ginevra, il più grande e potente esistente), ma anche di realizzare applicazioni pratiche di alto livello nel campo della diagnostica, della medicina, dei beni culturali, dell’industria e dell’elettronica. Anche in futuro, gli obiettivi di ricerca fondamentale continueranno ad andare di pari passo con la necessità di uno sviluppo tecnologico di acceleratori e rivelatori sempre più avanzato: da un lato, ciò porterà ad avere a disposizione strumenti ancora più efficienti per la ricerca di “nuova fisica” in campo fondamentale, mentre dall’altro garantirà l’opportunità di avere una gamma ancora più ampia di potenziali applicazioni.

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