Gli esperimenti di big science sono una parte fondamentale della ricerca in fisica contemporanea, dalla fisica delle alte energie fino all’astronomia e alla fisica astroparticellare. Questi esperimenti, tra le altre cose, sono caratterizzati dalla produzione di un’enorme mole di dati, che devono essere archiviati, analizzati, interpretati e condivisi. È la rivoluzione dei big data e della digitalizzazione, il cui impatto va naturalmente molto oltre il mondo della fisica e della scienza, essendo presente oggi pressoché in ogni settore della società. La gestione dei big data impone la necessità di avere a disposizione ingenti risorse di calcolo, oltre a soluzioni tecnologiche innovative e risorse informatiche sempre più avanzate. Ed ecco che supercomputer, simulazioni numeriche avanzate e infrastrutture di rete d’avanguardia sono diventate negli ultimi anni componenti essenziali della ricerca in fisica, sulla scia di un progresso tecnologico sempre più rapido. Senza contare un’altra rivoluzione già in atto, quella del machine learning e dell’intelligenza artificiale, le cui applicazioni sono già sfruttate in modo significativo nella ricerca, e promettono di farlo sempre più in futuro.
E a proposito di futuro, una rivoluzione con un impatto potenzialmente ancora maggiore (sebbene più lontana nel tempo) è rappresentata dallo sviluppo dei computer quantistici, le cui applicazioni più interessanti potrebbero riguardare proprio la ricerca scientifica, e in particolare quella in fisica.