Fisica d’oro. Come la scienza studia le icone

26 Maggio 2025

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) con la sua rete di laboratori CHNet (Cultural Heritage Network) ha collaborato alla mostra “ L’Oro Dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia” allestita al Palazzo Ducale di Venezia fino al prossimo 29 settembre. Nel dettaglio, le ricercatrici e i ricercatori dell’INFN hanno analizzato l’opera “Gesù che porta la Croce”, icona del XVIII secolo dell’Istituto Ellenico di Venezia, con tecniche non invasive  derivate dalla fisica come la radiografia, la fluorescenza a raggi X, la spettroscopia Raman e la microscopia ottica.

Le analisi hanno permesso di caratterizzare i materiali originari impiegati, le tecniche di esecuzione, la natura del supporto ligneo e lo stato di conservazione dell’opera. Queste informazioni sono fondamentali non solo per un’approfondita conoscenza dell’opera d’arte, ma anche per adottare le strategie di conservazione più appropriate.

“Questa campagna di misura mostra ancora una volta l’importanza dell’interazione e dello scambio continuo fra scienza e arte. Analizzare un’icona come quella custodita dall’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia ci ha dato la possibilità di consolidare le nostre tecnologie, nonché di contribuire alla conoscenza di un’opera d’arte così piena di significato” sottolinea Francesco Taccetti, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e coordinatore di CHNet. “Tutto questo è stato possibile grazie alla fruttuosa collaborazione con i Musei Civici di Venezia, che ci hanno poi dato la possibilità di condividere i risultati delle nostre indagini in un’occasione così prestigiosa come la mostra organizzata a Palazzo Ducale”.

La mostra “L’Oro Dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia” ripercorre le vicende storiche, artistiche e spirituali lungo la rotta tra Venezia e Creta e ha come protagonista l’oro, tratto caratteristico delle icone e del loro splendore. Proprio all’icona, indagata nei suoi aspetti materiali e tecnico-esecutivi, è dedicato il focus a cui ha contribuito l’INFN con i suoi esperti specializzati nello sviluppo e nell’applicazione di tecniche analitiche non invasive per lo studio dei beni culturali gestite nell’ambito di CHNet, la rete di competenza dell’INFN per i beni culturali, a cui partecipano numerosi laboratori e sezioni dell’istituto. Sito web: https://chnet.infn.it

Le indagini sull’icona “Gesù che porta la Croce” dell’Istituto Ellenico di Venezia

Nel percorso della mostra sono stati inseriti i risultati di una campagna diagnostica svolta sull’icona “Gesù che porta la croce”, datata al XVIII secolo, entrata a far parte del patrimonio della Confraternita greca di Venezia nel 1882 e attualmente di proprietà dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia. I diversi strati che costituiscono l’opera, dalla tavola lignea, alla sua preparazione, allo strato pittorico e la doratura, sono stati indagati con tecniche non invasive messe a disposizione da INFN-CHNet e dal Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze.

Il supporto dell’icona è stato analizzato tramite la radiografia, che ha permesso di identificare la tipologia di legno e valutarne lo stato di conservazione. La preparazione e i materiali usati per dipingere e dorare la tavola sono stati indagati con la fluorescenza a raggi X (XRF) per immagini. Questa tecnica permette di identificare gli elementi chimici e di visualizzarne la distribuzione nell’area analizzata. Gli atomi, colpiti dal fascio primario (raggi X emessi da un tubo), emettono i loro raggi X caratteristici: “l’impronta digitale” che consente di riconoscere la specie atomica di origine. Scansionando una superficie si ottiene, per ogni elemento, la mappa XRF: un’immagine in scala di grigi che mostra la distribuzione degli elementi chimici nell’area analizzata e che consente di  dedurre la composizione dei materiali presenti.

Dato che uno stesso elemento può trovarsi in diversi composti, per poter identificare univocamente alcuni dei materiali impiegati, in alcuni punti sono state eseguite misure di spettroscopia Raman, tecnica capace di distinguere le molecole. Questa tecnica si basa sull’interazione della luce di un laser con le molecole di un materiale e fornisce informazioni dettagliate sulla composizione e struttura chimica del materiale analizzato, consentendo così di identificare i vari composti chimici.

Con la microscopia ottica è stato infine possibile ottenere informazioni sullo stato di conservazione della pellicola pittorica e della doratura. Questa tecnica fornisce informazioni dettagliate sulla morfologia superficiale e su particolari non visibili a occhio nudo (come, per esempio, i singoli grani di pigmento), permettendo così di studiare la tecnica esecutiva e lo stato di conservazione di un’opera d’arte. In questo studio è stato impiegato un microscopio portatile digitale, in grado di ottenere ingrandimenti da 10x a circa 220x, che ha permesso per esempio di evidenziare alcuni schizzi di cera, probabilmente di candele, rimasti sulla superficie pittorica.

Le analisi hanno permesso di caratterizzare i materiali originari impiegati, le tecniche di esecuzione, la natura del supporto ligneo e lo stato di conservazione dell’opera. In particolare, sono stati rivelati pigmenti quali vermiglio, biacca e blu di Prussia, che confermano indirettamente la datazione indicata al XVIII secolo; la doratura è stata eseguita con la tecnica a guazzo. Le indagini hanno evidenziato tracce di cera provenienti dalle candele sulla superficie pittorica.

Nel percorso espositivo, è presente un’installazione multimediale immersiva realizzata da CamerAnebbia che permette a visitatori e visitatrici di esplorare i dati scientifici raccolti dall’INFN in modo coinvolgente. Attraverso un tablet è, infatti, possibile interagire con i risultati delle analisi scientifiche, che vengono anche proiettati sulla parete della sala in cui è esposta l’icona, creando attorno al pubblico un’atmosfera suggestiva.

Guarda l’installazione

 

La mostra

L’ORO DIPINTO. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia

Palazzo Ducale, Venezia. 30 aprile-29 settembre 2025

A cura di Chiara Squarcina, Katerina Dellaporta, Andrea Bellieni

#OroDipinto

 

 

Icona Icona "Gesù che porta la Croce", dettaglio del volto al microscopio. ©INFNCHNeT

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