LA EUROPEAN PHYSICAL SOCIETY PREMIA CDF E DZERO PER LA SCOPERTA DEL QUARK TOP

20 Maggio 2019

cdf collaborazioneLa European Physical Society ha assegnato alle collaborazioni scientifiche CDF e DZero del Fermi National Acceleratory Laboratory (Fermilab) il Premio per la Fisica delle Alte energie e delle particelle 2019 “per la scoperta del quark top e la misurazione dettagliata delle sue proprietà”. La scoperta del quark top, ottenuta grazie ai dati raccolti con l’acceleratore di particelle Tevatron del Fermilab, fu annunciata congiuntamente dalle due collaborazioni nel 1995. Successivamente CDF e DZero, a cui partecipano centinaia di scienziati provenienti da tutto il mondo, hanno misurato la massa e le proprietà del quark top, l’ultimo quark non scoperto dei sei previsti dalla teoria, con elevata precisione studiandone in dettaglio le proprietà .

“Questo importante riconoscimento dell’EPS è motivo di orgoglio e di soddisfazione per tutti gli scienziati che hanno partecipato alla scoperta” sottolinea Giorgio Chiarelli co-spokesperson della collaborazione CDF. “In particolare, per i gruppi dell’INFN che hanno partecipato a CDF, si aggiunge la soddisfazione di aver ideato e costruito, in maniera pionieristica, uno strumento che è stato fondamentale per questa scoperta: il rivelatore di vertice” conclude Chiarelli.

Il Premio della European Physical Society per la Fisica delle Alte energie e delle particelle viene assegnato ogni due anni a una o più persone o a collaborazioni che si sono distinte per aver portato un contributo eccezionale alla fisica delle alte energie e delle particelle in un’area sperimentale, teorica o tecnologica.

Approfondimento- Il Quark top, l’ultimo e il più pesante

Il 2 marzo 1995, al Fermilab, è stata annunciata la scoperta del quark top, l’ultimo dei sei quark. La ricerca era iniziata nel 1977, quando era stato trovato il quinto quark, il bottom, sempre a Fermilab. Ci è voluto molto tempo, perché il quark top era molto più massivo di quanto si prevedesse originariamente, e perciò occorreva un acceleratore molto più potente per riuscire a crearlo. Anche se il quark top decade troppo velocemente per poter essere osservato, si lascia dietro delle particelle che permettono di identificare la sua esistenza — una specie di firma. Dato che un quark top appare solo una volta su vari miliardi di collisioni, è stato necessario realizzare milioni di miliardi di collisioni. Questa particella pesa oltre 180 volte la massa del protone cioè circa quanto un atomo d’oro: I fisici ancora non sanno spiegare perché il top abbia una massa così grande.

Per saperne di più sui Quark leggi l’approfondimento su ScienzaPerTutti, il sito di divulgazione della fisica dell’INFN

http://scienzapertutti.infn.it/10-i-quark

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