Il Padiglione Italia a Expo2025 Osaka ha ospitato il 23 maggio l’evento Research infrastructures shaping the future. Driving knowledge and innovation for tomorrow’s communities, promosso e organizzato dall’INFN per valorizzare il ruolo delle grandi infrastrutture di ricerca a beneficio delle comunità, sia scientifiche sia civili. L’incontro, che ha avuto come protagonisti rappresentanti di alcuni dei maggiori progetti scientifici di fisica fondamentale cui Italia e Giappone collaborano, ha offerto un momento di dialogo su alcuni dei temi principali che era organizzato in due tavole rotonde: Oltre il presente. Fisica fondamentale, innovazione tecnologica e soluzioni responsabili per sostenere le comunità, migliorare la vita quotidiana e affrontare le sfide future, con Sandra Malvezzi, vicepresidente dell’INFN, Ezio Previtali, direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, Naohito Saito, direttore dell’IPNS (Institute for Particle and Nuclear Studies) dell’istituto giapponese KEK; e Esplorare nuove frontiere. Come la fisica svela i segreti dell’universo ed espande le conoscenze, con Hisaaki Shinkai, professore all’Istituto di Tecnologia di Osaka e già coordinatore della collaborazione KAGRA, Marco Pallavicini, vicepresidente dell’INFN, ed Emilio Radicioni, ricercatore dell’INFN e coordinatore del Comitato Istituzionale dell’esperimento Hyper-Kamiokande. Entrambe le tavole rotonde sono state moderate dal giornalista scientifico Akihico Mori. Al centro del confronto, i principali progetti presenti e futuri della fisica fondamentale: dal Future Circular Collider all’International Linear Collider, dalla rete globale di rivelatori di onde gravitazionali, LIGO, Virgo e KAGRA ad Einstein Telescope, dai grandi esperimenti ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso sulla fisica del neutrino e la ricerca di materia oscura allo studio sui neutrini degli esperimenti T2K, Super-Kamionande e Hyper-Kamiokande.
Il confronto ha messo in luce come la ricerca in fisica fondamentale, uno dei settori trainanti della Big Science, richieda grandi infrastrutture di ricerca: ambienti unici, internazionali, senza confini, all’avanguardia nella conoscenza e nella tecnologia. Luoghi che, nel corso della loro storia, hanno contribuito al progresso e all’innovazione, allo sviluppo dei territori che li ospitano, alla formazione delle nuove generazioni e al benessere delle comunità, attraverso applicazioni con un impatto positivo sulla vita quotidiana e sull’avanzamento della società. Oggi più che mai, investire nelle infrastrutture di ricerca è una scelta strategica: sono al centro della produzione di nuova conoscenza e rappresentano la base su cui costruire soluzioni innovative per affrontare le grandi sfide del presente e del futuro.
L’evento ha quindi offerto al pubblico un racconto a più voci sul ruolo cruciale delle infrastrutture di ricerca come amplificatori di risorse, aggregatori di persone e catalizzatori di sinergie e processi di crescita, che è anche servito a presentare le fruttuose collaborazioni scientifiche tra Italia e Giappone.
Il prossimo appuntamento che vedrà protagonista l’INFN a Expo2025 Osaka è in programma a giugno, nell’ambito della settimana dedicata alla Regione Sardegna, e avrà come tema principale il progetto Einstein Telescope, il futuro rivelatore di onde gravitazionali in Europa, che proprio la Sardegna è candidata a ospitare, supportata del Governo italiano e, in particolare, dal Ministero dell’Università e della Ricerca.