E’ stata inaugurata oggi, a Padova, “PRIMA”, una macchina che studierà la materia delle stelle. PRIMA sarà impiegata per produrre un fascio di atomi con una potenza di sedici milioni di Watt e con l’obiettivo di riscaldare i plasmi fino alle temperature che si raggiungono nelle stelle, permettendo l’innesco della fusione nucleare. PRIMA è stata realizzata da un consorzio che lega INFN, CNR, ENEA, Università di Padova ed Acciaierie Venete. “E’ un campo di studi dove si intrecciano le competenze presenti nei diversi enti di ricerca. L’expertise sviluppata nel campo della ricerca fondamentale con gli acceleratori di particelle, come la ricerca e poi la scoperta del bosone di Higgs all’LHC, viene qui messa a frutto anche per applicazioni in altri campi”, commenta Fernando Ferroni, presidente dell’INFN. PRIMA è un’infrastruttura che sarà un elemento chiave negli studi per la produzione di energia pulita mediante la fusione nucleare. “Proprio vicino a Padova, nei Laboratori Nazionali di Legnaro, l’INFN sta costruendo il cuore dell’acceleratore IFMIF, per lo studio dei materiali da impiegare nella fusione nucleare, che sarà installato in Giappone nei prossimi anni. IFMIF sarà uno degli acceleratori più potenti al mondo e verrà realizzato da una collaborazione internazionale con importanti commesse acquisite dall’industria nazionale” commenta Giovanni Fiorentini, direttore del Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.
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