NUOVI TEST PER ASTRO SAMANTHA PER IL PROGETTO DRAIN BRAIN

Ultime settimane nello spazio per Samantha Cristoforetti. L’astronauta italiana della European Space Agency (ESA), capitano dell’Aeronautica Militare, che da quasi sei mesi si trova a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), prima di concludere la sua missione si sottopone a nuovi test sulla circolazione sanguigna in condizioni di microgravità. I test consistono nell’indossare alcuni sensori per la misura del flusso sanguigno, definiti pletismografi, che sono stati realizzati dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara in collaborazione con la Sezione INFN di Ferrara, nell’ambito del progetto “Drain Brain”, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

“Si tratta di strumenti portatili non invasivi – spiega Angelo Taibi, ricercatore INFN e responsabile del progetto di sviluppo dei sensori -, che misurano variazioni di capacità elettrica associate a cambiamenti di volume del sangue”. È la stessa Cristoforetti a spiegare, sul suo diario di bordo “Avamposto 42”, la procedura dei test, che ha già effettuato in passato: “Indossando questi sensori a collo, braccio e gamba, ho eseguito una serie di respirazioni al 70% della capacità dei polmoni rimanendo ferma, oppure distendendo e contraendo la mano, o la caviglia”. “E, mentre facevo queste attività – aggiunge -, il software mi dava istruzioni su quando iniziare a espirare o inspirare”. L’obiettivo dei test è studiare come cambia il ritorno venoso dalla testa al cuore con il venir meno degli effetti della gravità. “È un aspetto di cui per ora sappiamo poco: una migliore comprensione di questi meccanismi circolatori potrebbe, ad esempio, aiutare a capire alcune malattie degenerative del cervello”, conclude Cristoforetti.

Il pletismografo

È un sofisticato strumento che misura variazioni di capacità elettrica associata a variazioni di volume del sangue, tramite sensori che possono essere applicati a qualunque segmento cilindrico del corpo. Questo strumento consiste in un’unità elettronica portatile, un estensimetro disponibile in diverse lunghezze per adattarsi alle dimensioni di collo, gambe e braccia, e un’unità di memoria. Lo scorso anno il dispositivo ha superato tutti i test di qualifica richiesti dalla NASA ed è stato consegnato nella base di Cape Canaveral, in Florida, per la spedizione sulla ISS prima di Natale. L’astronauta Cristoforetti deve effettuare il test pletismografico in diverse condizioni respiratorie, e al suo ritorno s’incroceranno i risultati ottenuti nello spazio con i dati registrati sulla Terra in condizioni fisiologhe normali. 

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