A Ronaldo Bellazzini, Enrico Costa e Martin Weisskopf il Premio Antonio Feltrinelli 2025 per le scienze fisiche

13 Giugno 2025

[COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO INFN-INAF]

Il Premio Internazionale Antonio Feltrinelli per le scienze fisiche, matematiche e naturali, destinato all’astronomia, è stato conferito ai fisici Ronaldo Bellazzini dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Enrico Costa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Martin Weisskopf della NASA, per il loro straordinario contributo alla realizzazione e al successo della missione spaziale Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE), lanciata nel 2021 e tuttora operativa. Il premio è stato consegnato oggi, 13 giugno, dall’Accademia Nazionale dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo (1603), alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Sono veramente felice e onorato di ricevere questo prestigioso premio dell’Accademia Nazionale dei Lincei perché è il riconoscimento di un lavoro creativo e serrato che ha portato alla concezione e allo sviluppo del gas pixel detector, strumento chiave della missione IXPE”, commenta Ronaldo Bellazzini. “Un lavoro visionario e lungimirante, condotto per oltre vent’anni dalla Sezione di Pisa dell’INFN in collaborazione con Enrico Costa dell’INAF, grazie al quale oggi la comunità scientifica può contare su uno strumento unico, capace di aprire una nuova finestra osservativa sull’universo, attesa da oltre 50 anni”, conclude Bellazzini.

“Il cielo a raggi X, svelato da Rossi e Giacconi 63 anni fa, è il mondo dei campi magnetici e gravitazionali estremi e delle geometrie fortemente asimmetriche” ricorda Enrico Costa. “Dagli albori si prevedeva una elevata polarizzazione ma la mancanza di una strumentazione adatta ne impediva la misura. Con IXPE in tre anni abbiamo fatto per la prima volta la polarimetria X in sorgenti di tutte le classi con risultati che hanno spesso scombinato i modelli prevalenti. E il comitato della NASA che fa le strategie ha dichiarato che ‘le scoperte realizzate finora dalla polarimetria di IXPE sono solo l’inizio di quello che la missione potrà insegnarci’ e raccomandato che IXPE venga mantenuto in attività, mentre la maggior parte delle altre missioni vengono interrotte da subito”.

“Sono onorato che il nostro lavoro sia stato riconosciuto in tutto il mondo, è una grande soddisfazione, e grazie per questo meraviglioso premio”, conclude Martin Weisskopf.

La missione IXPE rappresenta un traguardo storico per l’astrofisica contemporanea perché ha permesso, per la prima volta, l’osservazione sistematica della polarimetria X di sorgenti cosmiche, come stelle di neutroni, buchi neri e nuclei galattici attivi, con sensibilità, risoluzione spaziale e capacità di analisi senza precedenti. IXPE è frutto di una collaborazione internazionale tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), realizzata con il fondamentale contributo di INAF, INFN e OHB Italia. È una delle missioni più avanzate mai realizzate nel campo dell’astrofisica delle alte energie, sintesi di decenni di lavoro nel perfezionamento di ottiche a incidenza radente e di rivelatori innovativi.
Grazie all’attività di IXPE, sono stati ottenuti risultati innovativi nello studio di pulsar, stelle di neutroni, buchi neri galattici ed extragalattici, AGN e blazar. La missione sta rivelando la struttura dei campi magnetici in ambienti fisici estremi e variabili nel tempo, aprendo nuove prospettive per la fisica fondamentale e l’astrofisica teorica. Le misure di IXPE sono promettenti anche per testare effetti quantistici in campi gravitazionali forti, come la bi-rifrangenza del vuoto prevista dall’elettrodinamica quantistica. Tra i risultati più sorprendenti, la polarizzazione dei raggi X riflessi dalle nubi molecolari nel centro galattico ha rivelato che circa due secoli fa Sgr A*, il buco nero al centro della Via Lattea, ha sperimentato un episodio di intensa attività, con una luminosità paragonabile a quella di una galassia di tipo Seyfert.

I Premi Feltrinelli, per prestigio e consistenza economica, sono tra i più ambiti a livello internazionale e sono noti anche come “i Nobel italiani”. I riconoscimenti nascono nel 1942 da un lascito dell’imprenditore e artista Antonio Feltrinelli con lo scopo di premiare chi, in Italia e nel mondo, aveva saputo rendere lustro alle scienze e alle arti. Cinque gli ambiti disciplinari tra i quali, a rotazione annuale, viene assegnato il premio: scienze storiche e morali, scienze fisiche, matematiche e naturali, lettere, arti, medicina.

Ronaldo Bellazzini, fisico sperimentale, è stato ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Università di Pisa. Già protagonista di numerosi esperimenti al CERN e della realizzazione del tracciatore al silicio della missione spaziale Fermi, è il principale sviluppatore del Gas Pixel Detector di IXPE. Il suo lavoro ha trasformato una proposta concettuale in uno strumento operativo ad alta efficienza, in grado di misurare con precisione la polarizzazione dei fotoni X nella banda 2-10 keV. È inoltre il fondatore di PIXIRAD, spin-off dell’INFN, che ha trasferito le tecnologie di rivelazione in ambito industriale.
Ronaldo Bellazzini è stato due volte insignito del premio Bruno Rossi della American Astronomical Society per il suo contributo alla missione Fermi e alla missione IXPE.

Enrico Costa, nato a Sassari nel 1944, si è laureato in Fisica a Roma e ha svolto i suoi esperimenti di Astronomia X e Gamma nel CNR, poi all’Istituto Nazionale di Astrofisica. È tra i protagonisti della scoperta dell’origine cosmologica dei Gamma-ray Burst (GRB) grazie alla missione BeppoSAX per la quale ha ricevuto nel 1998 il premio Bruno Rossi dell’American Astronomical Society (condiviso con Filippo Frontera e Jan van Paradijs). Ha contribuito allo sviluppo di missioni di punta come AGILE e ha proposto, ideato e realizzato, insieme a Ronaldo Bellazzini, il Gas Pixel Detector, il rivelatore alla base della missione IXPE. La sua attività scientifica, che ha avuto un impatto fondamentale nello sviluppo della strumentazione astrofisica spaziale, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come il premio Cartesio 2002 (con Luigi Piro e Filippo Frontera), il premio Fermi nel 2010 (con Filippo Frontera) e il premio Shaw nel 2011 (con Gerald J. Fishman).

Martin Weisskopf, figura di riferimento internazionale, ha ricoperto il ruolo di Project Scientist della missione CHANDRA per oltre vent’anni. Come Principal Investigator di IXPE ha concepito, guidato e portato a compimento una missione a lungo considerata irrealizzabile. Ha diretto lo sviluppo delle ottiche X che costituiscono il cuore della missione, ottenendo un livello di precisione e risoluzione spaziale senza precedenti. La sua carriera, che lo vede coautore di oltre 360 pubblicazioni, è coronata da numerosi prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Bruno Rossi Prize dell’American Astronomical Society, ottenuto due volte, (2004 e 2024), la NASA Medals for Exceptional Service in 1992 and for Scientific Achievement in 1999. Nel 1994 è stato eletto Fellow della American Physical Society, che ha riconosciuto il suo “lavoro pionieristico nella polarimetria a raggi X e negli studi sulla variabilità temporale delle sorgenti cosmiche di raggi X, nonché la sua illuminata leadership come Project Scientist dell’Advanced X-ray Astrophysics Facility.”

 

Ronaldo Bellazzini (INFN) ed Enrico Costa (INAF) con il Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei Roberto Antonelli durante la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale Antonio Feltrinelli Ronaldo Bellazzini (INFN) ed Enrico Costa (INAF) con il Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei Roberto Antonelli durante la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale Antonio Feltrinelli

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