L’ITALIA, CON BOLOGNA, SI AGGIUDICA LA SEDE CENTRALE DI CTA

14 Giugno 2016

cta 2016Bologna è stata scelta come sede centrale del Cherenkov Telescope Array Observatory gGmbH (CTAO gGmbH), e Berlino come sede del Science Data Management Centre (SDMC). CTA fa parte della roadmap ESFRI che indica le infrastrutture di ricerca di primario interesse per l’Europa, e questa è la prima volta che l’Italia si aggiudica la sede centrale di un progetto ESFRI. Il Consiglio di CTA, composto da soci provenienti da nove Paesi (Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Svizzera e Regno Unito), in consultazione con i membri associati (Paesi Bassi, Sud Africa e Svezia), ha preso la decisione dopo un attento esame delle proposte, sulla base di criteri che includevano infrastrutture, servizi e accessibilità. La sede centrale sarà all’interno dei locali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF, in un nuovo edificio condiviso con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna. Il SDMC, invece, sarà situato in un complesso di nuova costruzione nel campus del Deutsches Elektronen-Synchrotron (DESY), a Zeuthen, vicino a Berlino. CTA è il progetto per la realizzazione del più grande telescopio per raggi gamma al mondo. L’Italia vi partecipa con l’INAF e dal 2013 con l’INFN. Anche l’INFN si unisce a quanti oggi celebrano con giustificato orgoglio un risultato ampiamente giustificato dall’alta considerazione di cui la ricerca astroparticellare italiana gode in ambito internazionale”, commenta Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN e membro del Consiglio di CTA. “Per l’INFN, CTA si inserisce in un vasto programma di studio della radiazione cosmica di cui, oltre ai fotoni e ai neutrini, fanno ora parte anche le onde gravitazionali”, conclude Masiero.

Potrebbero interessarti anche

La caverna che ospiterà l'esperimento Hyper-Kamiokande nella prefettura di Gifu, in Giappone, e un rendering della futura configurazione dell'esperimento. ©Università di Tokyo e Nikken Sekkei

Giappone: completato lo scavo della gigantesca caverna per l’esperimento Hyper-K

Pier Andrea Mandò, professore all'Università di Firenze e già direttore della Sezione INFN di Firenze dal 2008 al 2015

A Pier Andrea Mandò il premio Enrico Fermi 2025 della Società Italiana di Fisica

Posizionamento di una delle nuove unità di rivelazione di ARCA ©KM3NeT

Operazione ARCA-51: 10.000 nuovi occhi per KM3NeT

Infografica dell'evento GW231123

LIGO-Virgo-KAGRA e la fusione dei buchi neri più massicci mai rivelata con le onde gravitazionali

Piano Triennale INFN 2026-2028, Perugia

OLTRE LE FRONTIERE: A PERUGIA LE GIORNATE DEL PIANO TRIENNALE 2026-2028

Palazzo Lante a Roma, sede della Presidenza dell'INFN

Commento del Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli su incremento FOE