Physics Photowalk 2025: i dieci scatti sul podio italiano

2 Ottobre 2025

Sessantotto fotografie concorrenti, ventiquattro fotografe e fotografi coinvolti, dieci scatti eletti vincitori: si è conclusa così la prima fase del Physics Photowalk, l’edizione nazionale del più ampio concorso fotografico globale che apre le porte dei laboratori di fisica di tutto il mondo agli appassionati di fotografia. Alla competizione del 2025 si sono unite numerose istituzioni di ricerca negli Stati Uniti, in Svizzera, in Giappone, in Francia e in Canada, e l’INFN ha partecipato con i suoi i Laboratori Nazionali di Frascati (LNF), del Gran Sasso (LNGS) e di Legnaro (LNL).

A giudicare gli scatti dell’edizione italiana è stata una giuria variegata, composta dalla produttrice e regista di programmi televisivi scientifici Barbara Bernardini, il fotografo Gabriele Agostini, la ricercatrice INFN della sezione di Firenze e della rete CHNet per i beni culturali Lisa Castelli e l’ufficio comunicazione dell’INFN, che rispondendo a criteri artistici, creativi, scientifici e narrativi, ha selezionato le migliori tre fotografie di ciascun laboratorio, più una, a completare la decina.

“Le immagini spesso sono capaci di raccontare argomenti complessi come la fisica con una profondità e un’immediatezza che la parole non riescono a eguagliare”, ha commentato Barbara Bernardini. “È stato davvero incredibile vedere come luoghi così distanti dalla quotidianità siano diventati fonte di vera ispirazione artistica per tanti fotografi e fotografe; segno che la scienza esercita un fascino trasversale e profondo sulla nostra mente, e il Photowalk ne coglie bene lo spirito”.

Le dieci foto selezionate raccontano la ricerca dell’INFN, la sua comunità e i suoi luoghi. Ci accompagnano all’interno del laboratorio criogenico COLD (CryOgenic Laboratory for Detectors) dei LNF, ci fanno sbirciare nella sfera d’acciaio di Borexino, l’esperimento per neutrini solari attivo ai LNGS dal 2007 al 2021, e ci mostrano l’avanzamento dell’acceleratore ANTHEM (AdvaNced Technology for Human centrEd Medicine) in costruzione ai LNL.

Ora, i tre scatti migliori di ciascun laboratorio passeranno alla fase successiva, la competizione globale, dove saranno valutati da una giuria di esperti internazionale e dal voto del pubblico (le modalità saranno presto rese note qui). Le foto vincitrici saranno poi pubblicate sul CERN Courier e sulla rivista internazionale Symmetry.

Di seguito, la gallery delle dieci foto vincitrici dell’edizione italiana, che troveranno spazio anche sul sito di Le Scienze e sui canali social dell’INFN.

Rivelatore per fotoni AGATA (Advanced GAmma Tracking Array), abbinato allo spettrometro magnetico PRISMA. Questi strumenti, impiegati in esperimenti di fisica nucleare delle basse e medie energie, sono installati in una sala sperimentale del complesso di acceleratori TANDEM–ALPI–PIAVE presso i Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.
Fotografo: Matteo Monzali

Una giovane ricercatrice al lavoro presso il CryOgenic Laboratory for Detectors (COLD) ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. Il criostato del laboratorio (in primo piano) può raggiungere -273,14 °C, solo pochi millesimi di grado sopra lo zero assoluto, permettendo agli scienziati di rivelare segnali estremamente deboli e rari, come quelli che potrebbero essere prodotti dalla materia oscura nella nostra galassia.
Fotografo: Marco Donghia

Bombole contenenti i gas tecnici utilizzati nella costruzione dell’esperimento DarkSide-20k ai Laboratori del Gran Sasso dell’INFN: l’elio viene impiegato per eseguire test di tenuta sull’impianto criogenico, mentre l’argon viene utilizzato per le saldature necessarie alla realizzazione dell’impianto stesso.
Fotografa: Antonella Di Paolo

Cavità a radiofrequenza dell’acceleratore lineare ANTHEM (AdvaNced Technology for Human centrEd Medicine) in fase di costruzione presso i Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.
Fotografo: Antonio Giannicola Colangiulo

Vista dettagliata del criostato del CryOgenic Laboratory for Detectors (COLD) ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. Può raggiungere -273,14 °C, solo pochi millesimi di grado sopra lo zero assoluto, permettendo agli scienziati di rivelare segnali estremamente deboli e rari, come quelli che potrebbero essere prodotti dalla materia oscura nella nostra galassia.
Fotografo: Alessandro Patrignanelli

Dettaglio delle guide luminose direzionali, costituite da tubi in policarbonato alimentati da lampade da 50 W e installate nei Laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’INFN. Servono a indicare le vie di esodo in caso di necessità: un sistema di sicurezza molto utile in un ambiente sotterraneo dedicato alla ricerca scientifica.
Fotografo: Antonio Pigliacelli

Acceleratore lineare a cavità a radiofrequenza ANTHEM (AdvaNced Technology for Human centrEd Medicine) in fase di costruzione presso i Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.
Fotografo: Giuseppe Coccato

Vista esterna della sfera d’acciaio, uno dei componenti principali dell’esperimento Borexino, progettato per rivelare i neutrini provenienti dal Sole. L’esperimento è stato attivo nei Laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’INFN dal 2007 al 2021.
Fotografo: Alberto Maiaron

Rivelatore a strip di silicio dell’esperimento NA50 al CERN (2004), esposto per anni presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN.
Fotografo: Andrea Giuliani

Una ricercatrice monta il portacampione nella camera di reazione del rivelatore per fotoni AGATA (Advanced GAmma Tracking Array), installato in una sala sperimentale del complesso di acceleratori TANDEM–ALPI–PIAVE presso i Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.
Fotografo: Matteo Monzali

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