
Il futuro della fisica
delle particelle in Europa
“Sviluppare un piano visionario e concreto che porti significativi avanzamenti nella conoscenza della fisica fondamentale, in particolare attraverso la realizzazione del prossimo progetto di punta del CERN”. È questo l’obiettivo della Strategia Europea per la Fisica delle Particelle (European Strategy for Particle Physics, ESPP), il cui processo di aggiornamento è stato avviato nel marzo 2024 e si concluderà nel 2026, con l’approvazione finale del progetto da parte del Council del CERN entro il 2028. La fisica delle particelle europea, e in particolare il CERN nel suo ruolo di laboratorio di eccellenza e di leader nel mondo, ha infatti bisogno di una strategia chiara per delineare il proprio futuro a lungo termine, che individui obiettivi scientifici e tecnologici concreti. Per farlo, scienziati e scienziate da tutto il mondo prendono parte a un processo scientifico rigoroso, aperto e inclusivo, che ogni 5-7 anni permette all’intera comunità di ricerca di contribuire, argomentare e discutere priorità e opportunità tecnologiche. L’ultima tappa di questo percorso si è svolta in Italia, al Lido di Venezia, dal 23 al 27 giugno: l’Open Symposium, un prezioso momento di confronto che ha contato oltre 600 partecipanti, organizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con il CERN. In quell’occasione abbiamo incontrato Karl Jakobs, Segretario dell’aggiornamento in corso della Strategia Europea per la Fisica delle Particelle, per farci raccontare a che punto siamo e quale direzione stiamo prendendo.

Karl Jakobs è professore di fisica all’Università di Friburgo in Germania dal 2003. Le sue principali attività di ricerca riguardano lo studio del bosone di Higgs e la ricerca di estensioni del Modello Standard della fisica delle particelle presso il Large Hadron Collider del CERN. Ha partecipato con ruoli di primo piano a esperimenti al CERN e al laboratorio statunitense Fermilab di Chicago. Dal 2017 al 2021 è stato spokesperson dell’esperimento ATLAS. Dal 2021 al 2023 è stato presidente del Comitato Europeo per i Futuri Acceleratori (ECFA) e nel 2024 è stato nominato Segretario per l’organizzazione del nuovo aggiornamento della Strategia Europea per la Fisica delle Particelle.
Karl Jakobs
Intervista a Karl Jakobs, Segretario del nuovo aggiornamento della Strategia Europea per la Fisica delle Particelle
Che cos’è la Strategia Europea per la Fisica delle Particelle?
La Strategia Europea per la Fisica delle Particelle è un passaggio fondamentale nel processo decisionale sul futuro della fisica delle particelle in Europa, in particolare per quanto riguarda gli acceleratori al CERN. Il CERN è il centro europeo per la fisica delle particelle, con una vasta comunità scientifica che riunisce 25 Stati membri. Poiché sarà proprio questa comunità a utilizzare il prossimo grande collisore, è essenziale coinvolgerla nel processo decisionale su quale macchina realizzare. È stato quindi avviato un processo strategico in più fasi, con il contributo di gruppi specifici. Il principale tra questi è l’European Strategy Group, composto da circa 70 rappresentanti di tutti gli Stati membri e dei laboratori nazionali, e incaricato di redigere le raccomandazioni da sottoporre al Council del CERN, cui spetterà la decisione finale. Per elaborare tali raccomandazioni, la comunità europea della fisica delle particelle è stata coinvolta direttamente tramite una raccolta di contributi. Ne sono arrivati 266, un numero molto significativo, che sono stati poi condensati in una serie di relazioni dagli appositi gruppi di lavoro in vista del Simposio Aperto, che si è da poco tenuto al Lido di Venezia. In quella sede, si sono svolte lunghe sessioni di discussione per dare a tutti la possibilità di contribuire.
Qual è stato il ruolo del Simposio nella definizione della Strategia?
Il Simposio è un momento fondamentale di confronto, un’assemblea aperta alla comunità europea – e non solo – della fisica delle particelle, che consente a tutte e tutti di dare il proprio input, esprimere la propria opinione e partecipare al dibattito sui temi più importanti rispetto al futuro del settore. Chiaramente al centro del dibattito c’è la fisica: gli acceleratori devono essere costruiti per rispondere alle grandi questioni fondamentali aperte.
Leggi l'intervista Leggi l'intervista- 10-16-24 luglio
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