I LABORATORI DI FRASCATI CONNESSI A COLOSSEO E MUSEI ROMANI CON LA BANDA ULTRALARGA

colosseoSi apre lunedì 12 ottobre, presso il Rettorato dell’Università di Pisa, il bilaterale INFN-JINR (Joint Institute for Nuclear Research) di Dubna, per discutere le attività di ricerca delle due Istituzioni scientifiche, e individuare potenziali aree di comune interesse cui estendere la collaborazione tra i due Enti. Esiste, infatti, una lunga storia di collaborazione scientifica tra la Russia e l’Italia. Sono in corso molti progetti in comune tra l’INFN e i fisici di Dubna, in particolare ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) con gli esperimenti Borexino, SOX, DarkSide e GERDA, e al di fuori dei LNGS con JUNO, in Cina e mu2e, CDF (Collider Detector at Fermilab), al Fermilab di Chicago. Il bilaterale di Pisa tra INFN e JINR s’inquadra proprio all’interno di questo lungo rapporto di collaborazione.


Nell’ambito della due giorni dell’annuale meeting INFN-JINR, il pomeriggio del 13 ottobre è, inoltre, prevista una serie di conferenze storiche e scientifiche dedicate all’eredità di Bruno Pontecorvo, uno dei ragazzi di Via Panisperna, e alla sua famiglia. Proprio nei giorni scorsi la brillante intuizione del 1957 del fisico pisano sul fenomeno dell’oscillazione dei neutrini – particelle camaleonte in grado di cambiare identità all’interno di tre differenti tipologie, che i fisici chiamano “sapori”, elettronico, muonico e tauonico – è stata premiata con il Nobel in fisica al canadese Arthur McDonald e al giapponese Takaaki Kajita, che l’hanno verificata sperimentalmente. Nel corso della giornata è prevista l’intitolazione di un’aula magna dell’Università pisana ai fratelli Pontecorvo: Bruno, Gillo e Guido, da parte degli studiosi italiani e di Dubna, dove Pontecorvo ha condotto parte delle sue ricerche sui neutrini. In calendario, la mattina del 13, anche una visita della delegazione del JINR, rappresentata ai massimi livelli, al laboratorio VIRGO, l’interferometro impegnato nella caccia alle onde gravitazionali che ha sede a Càscina, nella campagna pisana.

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