ITALIA-GIAPPONE: FIRMATO L’ACCORDO TRA INFN E KEK PER BELLE-II

24 Giugno 2015

L’INFN e l’istituto giapponese KEK – High Energy Accelerator Research Organization hanno siglato il 23 giugno un protocollo d’intesa per la costruzione del rivelatore Belle-II, che sarà installato all’acceleratore SuperKEKB. L’accordo è stato sottoscritto dal presidente dell’INFN Fernando Ferroni e dal Direttore Generale di KEK Masanori Yamauchi.
Alla firma in Giappone, ha preso parte l’Ambasciatore Italiano a Tokyo Domenico Giorgi. “L’accordo siglato da INFN e KEK – sottolinea l’Ambasciatore Giorgi – testimonia la vivacità dell’attività di cooperazione scientifica tra Italia e Giappone e ne incrementa significativamente il valore”. L’Ambasciata – prosegue Giorgi – continuerà la sua azione di promozione delle collaborazioni delle istituzioni di ricerca italiane già in atto, e di sostegno a esplorare le altre opportunità di cooperazione che esistono in questo Paese, in campo scientifico, tecnologico e dell’innovazione industriale”. 
“La firma di questo protocollo d’intesa, che integra l’accordo di collaborazione siglato nel 2013, definisce nei particolari il contributo italiano alla costruzione di Belle-II e rafforza la partecipazione dell’INFN in questa splendida impresa scientifica”, approfondisce Francesco Forti, dell’Università di Pisa, rappresentante INFN e presidente del comitato esecutivo di Belle-II.
Belle-II è un esperimento dedicato all’esplorazione degli sfuggenti segnali che particelle ancora da scoprire, non contemplate dalla teoria del Modello Standard, potrebbero lasciare nei decadimenti di particelle di sapore pesante, come i mesoni B e D, e il leptone tau. A questo scopo l’acceleratore SuperKEKB è progettato per raggiungere una luminosità senza precedenti: più di un fattore 40 rispetto alla luminosità raggiunta dai suoi predecessori. Questo gli consentirà di fornire ai fisici il più consistente campione da analizzare di particelle di sapore pesante che sia mai stato prodotto.
Una dinamica collaborazione internazionale, composta di circa 600 scienziati provenienti da 23 Paesi, guidata da Tom Browder, professore all’Università delle Hawaii, sta realizzando il rilevatore Belle-II e preparando tutti gli strumenti necessari a indagare questo territorio ancora inesplorato. All’esperimento Belle-II per l’Italia partecipano circa 60 scienziati italiani, provenienti da nove diverse Università e sezioni dell’INFN, coordinati da Giuseppe Finocchiaro dei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF). “I gruppi italiani – spiega Finocchiaro – sono impegnati nella costruzione di tre elementi chiave dell’esperimento, necessari rispettivamente alla misura precisa del punto in cui le particelle decadono, al riconoscimento di quali particelle attraversano il rivelatore, alla misura della loro energia”. “In ultimo – ma non per importanza – l’Italia assicura un notevole contributo ai mezzi di calcolo necessari per effettuare l’analisi dell’enorme quantità di dati che Belle-II raccoglierà”, conclude Finocchiaro.

 

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