LETTERA DEL PRESIDENTE DELL’INFN AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Fernando Ferroni ha inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la seguente lettera in merito ai tagli subiti dall’Istituto nell’ambito della Spending Review.


Al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano 

Signor Presidente,

Mi rivolgo a Lei perché ci ha dato l’enorme gioia di inviare ai fisici italiani del CERN un plauso per il successo nella ricerca del bosone di Higgs.
Nel Suo messaggio Lei sottolineava il rilievo internazionale della fisica italiana e il suo prestigio nel mondo. Mi permetto di aggiungere che proprio questo prestigio ha fatto sì che commesse per centinaia di milioni di euro siano arrivate alle Pmi italiane ad alta tecnologia nel corso della costruzione dell’acceleratore di particelle di Ginevra.
Ora, con una scelta non discussa né preannunciata nel decreto sulla Spending Review, non solo il prestigio, ma la capacità stessa di stare al passo con la ricerca internazionale in fisica e di avere un futuro per la fisica italiana, vengono gravemente compromessi. Il taglio previsto per gli enti di ricerca grava infatti in modo particolare sull’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che si trova a rinunciare da solo alla stessa cifra – o quasi – di quel che tutti gli altri enti di ricerca messi assieme debbono subire in termini di riduzione del contributo statale. Non troviamo coerenza logica in questo taglio e non vediamo come esso si coniughi con il tentativo, che pure il Governo fa, per non attuare tagli lineari ma valorizzare le parti produttive della spesa pubblica.
Tutto l’INFN è d’accordo con la necessità di partecipare ai sacrifici imposti da una Spending Review attenta alla qualità e all’eccellenza della spesa pubblica, ma questo provvedimento mostra una logica del tutto opposta. Si penalizza la qualità e l’eccellenza, distruggendo la nostra possibilità, come Paese, di partecipare ai grandi progetti internazionali di ricerca e di ottenerne, come nel caso del CERN di Ginevra, la leadership. Ricostruire questa posizione costata decenni di lavoro e di visione strategica, potrebbe essere impossibile per il Paese nel medio-lungo periodo.
Se l’Italia vuole uscire dalla crisi con una visione di lungo periodo, la scienza non può essere letta esclusivamente come un problema contabile. Anche perché le risorse tagliate sono, in termini assoluti, molto piccole, ma in termini di possibilità di operare, devastanti.

Voglia gradire, Signor Presidente, l’espressione della mia più alta considerazione e fiducia.
Fernando Ferroni

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